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Venendo a confgurarsi con il tempo un’idea di salute come
diritto l’impegno non si esaurisce solo sul piano individuale ma
richiede ai professionisti del settore d’integrarsi con la società
civile per meglio concertare azioni che possano infuenzare i
cosiddetti determinanti di salute, cioè quell’insieme di fattori
che modifcano sia in senso positivo o negativo lo stato di
salute di una determinata popolazione.
Una quarta e ultima prospettiva fa riferimento all’idea del
miglioramento della percezione della salute, del benessere e
della qualità della vita delle persone. Le ricerche mostrano
che la dimensione percettiva costituisce un importante
fattore determinante di salute. L’approccio salutogenico
rappresenta un sistema concettuale che da conto della
complessità dei fattori che generano salute e qualità di vita.
Come si vede il campo di signifcati associato al concetto
di salute si è notevolmente arricchito nel corso del tempo
infuenzando decisamente l’approccio della promozione
della salute descritto nella Carta di Ottawa come un
processo socio-politico globale che si articola su tre strategie
fondamentali:
• sostenere la causa della salute per creare condizioni
favorevoli per il benessere delle persone;
• supportare le persone nello sforzo di sviluppare al massimo
le loro potenzialità di salute;
• mediare tra i diversi interessi esistenti nella società al fne di
perseguire la salute.
Agire sui determinanti di salute e benessere
12 Vista come un diritto fondamentale delle persone, la salute
chiama quindi in causa il ruolo delle pubbliche amministrazioni,
sia come erogatori di prestazioni sanitarie sia come promotori
di azioni sinergiche tese a infuire sui fattori “determinanti di
salute”. A livello internazionale sono rintracciabili due diversi
modelli concettuali che, per semplicità, possono essere defniti
“modello americano” e “modello nordeuropeo”.
Nel modello americano si stima che lo stato di salute di una
persona sia determinato per il 50% da fattori socioeconomici
individuali e dallo stile di vita delle persone, per il 20% dalle
condizioni dell’ambiente, per il 20% dall’eredità genetica e