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del paradigma prevalente della scienza medica.
Una seconda prospettiva guarda alla questione in maniera
anticipata rispetto all’insorgenza di un problema. In primis
introducendo una visione protettiva che mette in campo una
serie di azioni mirate a circoscrivere e limitare i rischi di malattia
nei confronti della popolazione complessiva.
Mentre in questo caso il ruolo delle persone è passivo (poiché
la protezione è messa in campo da altri che tutelano) con
l’introduzione di una prospettiva preventiva si fa leva sul
coinvolgimento attivo dei soggetti affnchè siano loro stessi (a
livello individuale o di gruppo) a mettere in atto strategie che
evitano il rischio di malattia.
Se lo scopo della prevenzione primaria è quella di evitare
l’insorgenza di una malattia, a livello secondario e terziario
si mira ad arrestare, o ritardare, una patologia in atto e i
suoi effetti attraverso: diagnosi precoci, terapie adeguate
e riabilitazioni effcaci, per ridurre le recidive o rallentare
l’evoluzione verso la cronicità. Sebbene da tempo si sottolinei
l’importanza di adeguate strategie di prevenzione in realtà,
solo una porzione ristretta della spesa sanitaria viene investita
in questa direzione .
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Migliorare la percezione della qualità di vita
La prospettiva dell’educazione della salute introduce uno
sguardo che va oltre la prevenzione dei rischi di malattia per
concentrarsi sul potenziamento delle conoscenze e delle
capacità del soggetto in relazione alla salute. Si ritrova una
fertile tradizione che si è sviluppata nel campo della sanità
pubblica sia con interventi di tipo informativo che, più di 11
recente, con strategie di sensibilizzazione e formazione. Si
riscontra in questo caso un maggior tasso di coinvolgimento
delle persone anche per la sempre più marcata attenzione al
tema degli stili di vita.
In continuità con questa linea, la prospettiva della promozione
punta decisamente sull’acquisizione da parte delle persone di
un maggior controllo sulla propria salute al fne di migliorarla.
4 Secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE),
in media soltanto il 3% della spesa sanitaria totale è investita in programmi di pre-
venzione mentre la maggior parte è impiegata per la cura. http://www.oecd.org/
els/health-syste