Page 15 - ebookSPS2016
P. 15


incontri bimensili composto da Cabina di regia e Dirigenti scolastici e
Docenti referenti. La partecipazione ai Coordinamenti regionali è stata
proficua in logica sia informativa che di allineamento condiviso.
Le diverse aree tematiche coinvolte nei programmi di formazione e di
progettualità interna all’Istituto (quali ad esempio: sicurezza, protezione
civile, cittadinanza attiva, affettività, movimento, fumo, dipendenze,
alimentazione, ambiente) hanno trovato una forte valorizzazione nel
RAV e sono stati sviluppati in sinergia con interlocutori territoriali delle
comunità di riferimento delle Scuole.


RICERCA E MULTIMEDIALITÀ COME DISPOSITIVI DI PROMOZIONE
In provincia di Como l’adesione alla Rete è stata accolta dalle istituzioni
per le possibilità di confronto e scambio che offriva intorno alla decisiva
tematica della salute e del benessere.
L’approccio utilizzato nella costruzione della rete (basato su una logica di
ricerca-azione) ha consentito alle scuole di assumere un ruolo di effettivo
co-protagonismo e non di semplice “serbatoio d’utenza” per interventi
pre-confezionati, tutelando in tal modo il principio dell’autonomia delle
istituzioni scolastiche.
Il confronto è proseguito a livello di singolo territorio locale in modo da
consentire alle scuole di riflettere in maniera puntuale sulle iniziative di
promozione della salute già in atto e/o in fase ideativa sulla base dei criteri
La Rete “Scuole che Promuovono Salute” in Lombardia
di progettazione indicate nella Carta di Iseo. Questo modo di procedere
ha portato alcuni significativi vantaggi: una certa ottimizzazione di tempi e
risorse, l’effettiva progettazione per competenze, l’individuazione di filoni
tematici funzionali a stimolare la crescita di cittadini sani e consapevoli.
In questo quadro si inserisce il diverso approccio verso la locale ATS, i
cui operatori sono sempre meno concepiti come “esperti a chiamata” per
diventare sempre di più gli interlocutori principali di una progettazione
condivisa, pur nel rispetto delle funzioni e dei compiti specifici di ogni
istituzione.
Grazie al lavoro di squadra, ad esempio, il Life Skills Training è passato
da una dimensione sperimentale ad una assai più consolidata, dopo un
momento interattivo in cui gli operatori ATS e quelli della scuola hanno
verificato e migliorato alcuni aspetti del programma. La bontà della
proposta emersa ha portato all’idea di estendere il modello LST nella
scuola primaria, previo un adeguato percorso di formazione dei docenti.

14
   10   11   12   13   14   15   16   17   18   19   20