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Le articolazioni locali della Rete hanno conosciuto un forte
sviluppo nel corso dell’ultimo biennio. Fatte salve alcune
eccezioni, la loro genesi è da datarsi all’anno scolastico
2011/12 e segue la sottoscrizione dell’Intesa tra Regione
Lombardia ed USR. Nel biennio successivo le reti locali esse
hanno visto l’ingresso di numerosi nuovi Istituti e si sono dotate
di una molteplicità di strumenti volti a migliorarne la funzionalità
e a favorire un loro maggior radicamento territoriale.
Sul piano operativo, il coordinamento delle scuole a livello
provinciale si avvale generalmente di un supporto informatico
(assicurato attraverso lo scambio di e-mail) e da azioni in
presenza che si sostanziano in incontri di rete, a cadenza
tendenzialmente bimestrali.
I rapporti con le locali Aziende Sanitarie sono strutturati e
continui in tutte le realtà, in virtù della storica e consolidata
collaborazione - pregressa alla nascita della Rete SPS - che
sussiste tra le scuole e i vari dipartimenti delle ASL. Le ASL,
infatti, prendono parte con propri operatori al tavolo di
coordinamento provinciale che sovrintende l’operato delle
scuole, di concerto con i rappresentanti dell’UST e della scuola
capofla provinciale.
Senza entrare nel merito, sono numerose le azioni condivise
tra ASL e scuole e sempre più spesso la rete locale sta nei
fatti divenendo il riferimento organizzativo e lo strumento
di governance territoriale di tutte le progettualità, anche
promosse da partner diversi, che afferiscono all’area della
promozione della salute nelle scuole.
La collaborazione tra ASL e Scuole
La collaborazione tra ASL e scuole è sempre più orientata 29
ai principi della Rete SPS e va nella direzione di sviluppare
e sostenere azioni nei quattro ambiti strategici dell’Intesa,
con il fne ultimo di rafforzare le capacità degli studenti di
intraprendere azioni positive e sostenere scelte responsabili,
attraverso attenzioni educative, cambiamento organizzativo,
miglioramento degli aspetti e delle condizioni strutturali e
ambientali e dialogo con le comunità di appartenenza.
Nell’ultimo triennio, la realizzazione dei programmi è basata
sul paradigma della “formazione dei formatori”, superando