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HENRY BEYLE





tuttavia l’esperienza mi è fondamentalmente sle-
sembrata utile per un gata dal mio percorso di
primo approccio al studi, sia a livello gene-
mondo del lavoro dove rale per il tipo di scuola
non si viene giudicati con che frequento, sia a li-
un voto ma in base al- vello personale in quanto,
l’utilità delle mansioni al momento, sono orien-
svolte. tata verso una formazione
Personalmente considero di carattere scientifico ri-
comunque l’esperienza spetto ad una umanistica.

tori. In generale il clima lavo-
Il quinto giorno abbiamo rativo mi è sembrato pia-
svolto invece un’attività cevole: vengono
diversa, insieme a Luca scambiate battute, non ci
D’Angelo ci siamo recati sono grandi imposizioni
in diverse librerie di Mi- sui comportamenti da te-
lano, tra cui Rizzoli, Fel- nere o rigidità negli orari;
trinelli, Hoepli, per sul lavoro Vincenzo
presentare le novità edito- Campo è comunque ac-
riali e raccogliere gli or- centratore e prende fon-
dini dei diversi titoli in damentalmente tutte le
catalogo. Nella libreria decisioni in merito alle
Armani è stato fatto attività della giornata as-
anche il conto dei libri segnando i compiti speci-
venduti e invenduti. fici a ciascuno dei suoi
Nelle attività che ci sono dipendenti.
state assegnate non ab- l lavoro svolto mi è sem-
biamo avuto un obbiet- brato molto distante dalle
tivo predefinito da attività che normalmente
raggiungere (quantità di svolgo a scuola, forse per
libri da preparare), ma nel il fatto che il corso di
tempo a nostra disposi- studi che ho scelto è più
zione abbiamo potuto ge- volto alla formazione teo-
stire in autonomia i ritmi rica rispetto all’acquisi-
lavorativi. zione di nozioni pratiche;


HENRY BEYLE è una piccola casa editrice fondata nel 2009 posito tagliacarte.
da Vincenzo Campo, con sede nel quartiere Bovisa, a Nord Spesso ad alcune copie sono incollate a mano fotografie di va-
di Milano, in Via A. Maffucci 52. Il nome racchiude un omag- lore. Esistono 7 collane, quella con cui ha avviato il suo lavoro
gio a Stendhal, il vero nome di Stendhal è Marie Henri Beyle, si intitola Piccola biblioteca degli oggetti letterari, storie di bi-
con la -i al posto della -y. Tuttavia esiste un testo stendhaliano bliofili e avventure librarie.
dal titolo Henry Brulard, nome con cui lo scrittore aveva rac- Subito dopo la prima collana nasce la Piccola biblioteca dei
contato la sua infanzia, da molti considerato suo capolavoro, luoghi letterari, dedicata a paesaggi, mete, geografie, poi I
che porta il nome con la -y. Henry Beyle pubblica in tiratura Quaderni di prosa e di invenzione, un microcosmo di testi
limitata: 25 titoli l’anno, ogni copia numerata a mano da 1 a brevi sul design, la cucina, l’amore, i ricordi.
575; sono esemplari composti in monotype, su carta cotonata Requisito fondamentale per le scelte della Henry Beyle è la
Zerkall Bütten, con la stampa a piombo e caratteri Garamond brevità, si mira a dar nuova visibilità a titoli poco noti o ca-
monotype; non portano i segni digitali di precedenti versioni. duti nel dimenticatoio, di autori per lo più defunti che hanno
Tutti i volumi sono cuciti a mano e le pagine da tagliare con ap- fatto grande il Novecento.
www.henrybeyle.com



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